Per prima cosa i parenti devono presentare entro 24 ore dall’evento idonea domanda di seppellimento alla Azienda Sanitaria Locale accompagnata da certificato medico indicante l’età presunta di gestazione e il peso del feto.
Per il seppellimento è necessario richiedere i resti mortali del bambino all’ospedale e i permessi per il trasferimento al cimitero all’ASL.
È dunque necessario comunicare al medico e al caporeparto la volontà di seppellire il bambino, chiedendo che sul contenitore venga indicato il nome del bambino e quello della mamma.
Successivamente, la madre o un altro famigliare dovranno redigere una domanda scritta di trasporto al cimitero e sepoltura da presentare firmata in triplice copia: una da consegnare al caporeparto, una per la Direzione Sanitaria e una terza che il richiedente dovrà tenere e che servirà come ricevuta, in caso venga chiesta. Un modello prestampato viene di solito messo a disposizione dalla Direzione Sanitaria dell’ospedale.
Alla domanda va allegato il certificato medico rilasciato dal ginecologo che ha seguito la gravidanza o che ha compiuto l’intervento e deve riportare la presunta età di gestazione e il peso del feto.
Per la sepoltura individuale, occorre recarsi all’ufficio comunale competente per le sepolture per fissare le modalità del funerale o della cerimonia. Lo spazio per la sepoltura al cimitero è in genere fissato nell’area prevista per i bimbi nati morti e prodotti del concepimento.
*Riferimenti normativi:
D.P.R. 3-11-2000 n. 396;
D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285 recante “Approvazione del regolamento di polizia mortuaria”.