Era il 18 marzo 2017 quando feci il test di gravidanza… Incinta 3-4 settimane.
Il mio cuore cominciò a battere fortissimo ero felice ma allo stesso tempo avevo paura.
Non me ne resi conto fino a quando non lo vidi in quel monitor, con il suo cuoricino che batteva così forte, eccolo mio figlio!
La gravidanza procedeva bene tra nausea e stanchezza, sì scommetteva sul sesso, tutti dicevano che era una femmina, ma in cuore mio sapevo che era un maschietto.
Poi feci le analisi e dei valori non uscirono buoni (poi abbiamo scoperto che il ginecologo non aveva letto bene) così per sicurezza decidemmo di fare l’amniocentesi.
Era il 1 giugno 2017 quando nell’ecografia sì vide il suo pisellino, avevo ragione io, era un maschietto, il mio bambino!
Ed è vero il sesto senso di una mamma non sbaglia.
Il 5 giugno feci l’amniocentesi e andò bene, dopo tre giorni il bimbo stava bene, il suo nome sarebbe stato Alessio.
Era la notte del 26 giugno quando ebbi un forte dolore tipo appendicite, mio marito mi portò al pronto soccorso e da lì la mia vita si spense.
“Mi dispiace signora, non c’è più battito.”
Furono le parole del medico…
Mio figlio non c’era più, il suo cuore aveva smesso di battere tre settimane prima.
La mia vita ormai non aveva più senso, vidi il buio nei miei occhi, il mio sorriso si spense, ero il nulla con il cuore spezzato.
Il 27 giugno 2017 alle 19 Alessio nacque in silenzio, parto indotto con due ore di travaglio, le più brutte della mia vita.
Adesso Alessio è un angelo che veglia sulla sua sorellina arcobaleno Sara.
Sabrina