🌟 LA STORIA (vera) DEL MESE di Barbara🌟 

Questa è la storia di Barbara e delle sue tre farfalle.

Barbara aveva già 37 anni e desiderava tanto diventare mamma, tutte le sue colleghe lo stavano diventando ma lei no, non ci riusciva e questo le comportava tanto dolore dentro l’anima.

Barbara si rassegnò, “ farò la zia“ diceva, ma intanto dentro moriva.

All’improvviso il giorno della Befana dopo qualche giorno di intuizione il test risultò positivo. La magia!!!

Dopo la prima felice ecografia la ginecologa le consigliò un approfondimento in un ospedale.

L’uragano arrivò: non era una farfalla ma tre!!!

Subito Barbara si mise in contatto con le strutture di Milano esperte in queste gravidanze e per probabile destino venne destinata a lei la Clinica Mangiagalli di Milano. Da lì iniziò tutto il suo piacevole e non ”calvario” tra medici esperti in quella definita come  “trigemina monocoriale”. Subito i medici parlarono chiaro a lei e al papà : le percentuali di riuscita della totale gravidanza erano il 33% per ogni feto perché scoperta la “ malattia” detta TTTS (ossia trasfusione feto fetale), le possibilità di sopravvivenza delle tre “farfalle” (gemelline identiche ) non erano alte.

La placenta doveva essere divisa in tre parti uguali per far sì che ogni farfallina avesse il giusto nutrimento e per questo Barbara venne sottoposta ad un intervento di separazione eseguito con il laser.

Al quarto mese di gestazione subito dopo l’intervento la prima farfallina smise di respirare e Barbara rimase con le altre due speranzosa di vederle al più presto.

I giorni passavano tra ecografie sempre più serrate e animi sempre più ansiosi e preoccupati.

Al sesto mese di gestazione durante la solita ecografia la dottoressa dovette dare un’altra brutta notizia a Barbara: anche la seconda farfallina, la più grande, se ne era andata.

Venne subito ricoverata in clinica sotto stretto controllo per evitare infezioni che avrebbero potuto nuocere a lei e alla sua ultima creatura che intanto cominciava a crescere e a muoversi dentro di lei come se finalmente avesse lo spazio che le serviva per farsi sentire, per dirle: “mamma io ci sono non ti abbandono!”

Fu’ un lungo mese in clinica, un mese di attesa e speranza tramutata dalla sua fede perché una cosa era certa: dopo  tutto quel trambusto lei, la sua “guerriera“, sarebbe uscita da quella clinica con lei ad ogni costo!!

Giovanna Vittoria nacque a 30 settimane con un peso di 735g. Subito fini’ in terapia intensiva dove dimostrò forza e volontà di crescere, venne accudita con tanto amore dai meravigliosi angeli della Tin Mangiagalli a cui dobbiamo molto e dall’amore dato attraverso l’incubatrice ogni giorno da mamma e papà. Giovanna Vittoria subì un intervento all’intestino e ne uscì vittoriosa e dopo due mesi e mezzo al peso di 2kg e 40 grammi arrivò finalmente a casa.

Ora Giovanna Vittoria ha 10 anni ed è una bambina  vivace e curiosa (come la mamma lasciatemelo dire) ha avuto altri interventi e ancora oggi è supportata dalla Clinica Mangiagalli per ogni controllo ma diciamo che il peggio è ormai solo un ricordo.

Non gli ho ancora parlato delle sue sorelline, sto aspettando il momento giusto anche se spesso ho l’intuizione che lei lo sappia già ma questa è un altra storia e forse un giorno la racconterò.

A tutto c’è rimedio basta crederci davvero.

Mamma Barbara 

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