🌟 LA STORIA (vera) DEL MESE di Claudia🌟 

Sono Claudia, una mamma divisa tra terra e cielo… 

All’inizio del 2020 inizio a sentirmi strana… Salto un ciclo a dicembre 2019 poi a gennaio mi viene un finto ciclo e non gli dò molto peso…

Avevo 45 anni e lavoravo in un impresa di pulizie presso l’ospedale di Niguarda a Milano… Era un periodo molto stressante ed eravamo in cambio d’appalto, l’ennesimo che come tutti i precedenti prevedevano aimé un ulteriore taglio di ore e salario…

Ma intorno ai primi di febbraio mi sentivo proprio strana… Un subbuglio nel mio ventre…

È il 4 febbraio, mi decido a chiedere un consiglio al ginecologo del reparto dove lavoravo, a fine turno, e la coincidenza è che fosse il reparto di PMA e sterilità…

Ho chiesto a lui non perché ancora sospettassi una gravidanza… Ma anni prima ne avevo avuta una extrauterina e mi spaventavano un po’ tutti quei sintomi… Il dottore mi visita con una ecografia vaginale e inizio a intravedere nello schermo due puntini…

Vedo il dottore serio che prende delle misure e con espressione seria mi dice: “Rivestiti, è meglio che ti siedi… Non solo sei incinta ma sono anche due e sono quasi di tre mesi”

Il panico… Ho fatto tutta la strada di ritorno a casa piangendo… Non mi aspettavo tutto ciò…

Avevo già due figli grandi… 17 e 12 anni… Stava iniziando pure il periodo della pandemia…

Arrivata a casa non sapevo come dirlo a mio marito… Lui sotto shock una volta saputo… Per una settimana non ci siamo parlati…

Dirlo al lavoro alla nuova ditta (che nel frattempo era arrivata da 15 giorni) è stato abbastanza semplice… 

Iniziamo ad accettare la notizia.. Iniziano le visite, appena anche lui li vede e sente il battito va un po’ meglio… Scopriamo che erano due femmine…

Con gli altri figli cerchiamo dei nomi… Glieli facciamo scegliere uno a testa… Marina e Marta…

Nel frattempo il 4 marzo inizia il lockdown e trascorro i successivi mesi chiusa in casa come tutti eccetto per le continue visite…

Era una gravidanza monocoriale biamniotica una delle più a rischio, per cui l’ospedale dove mi seguivano all’inizio mi mandò al Mangiagalli di Milano, che è tra i migliori…

Ed inizio ad andare avanti e indietro (ogni volta un’ora e mezza tra andata e ritorno) per fortuna senza traffico: eravamo ancora tutti chiusi in casa…

Fino al 4 maggio, giorno in cui decidono di ricoverarmi perché i flussi erano troppo sballati…

Il giorno seguente mi visitano intorno alle 17 e la mia dottoressa in videochiamata (perché in quel momento non era in turno) mi dice che le bambine dovevano nascere subito…

Ero a 27 settimane… La sala parto era piena di medici… Avevo una paura fottuta…

Nel frattempo ho telefonato a mio marito che si è precipitato li… Il dottore prima di iniziare mi avverte che era possibile che non sarebbero sopravvissute, dato le settimane e le dimensioni delle bimbe.

Alle 18.36 nasce Marina e alle 18.37 Marta…

Non le sento piangere e non le vedo nemmeno, le portano in terapia intensiva e me in una stanza post operatoria…

Intanto arriva mio marito e aspettiamo ben 2 ore se non di più senza avere notizie… Pregando…

Poi chiamano lui e lo portano dalle bimbe… Per fortuna sono vive entrambe e lui gli fa delle foto…

Marina è quella che sta meglio, Marta è intubata , molto più compromessa perché era la donatrice tra le due.

Il giorno seguente tento di scendere in tin (terapia intensiva neonatale) e tra la sgorbutica OSS che mi ha accompagnato e vederle in incubatrice con tutti quei fili è stato traumatico.

Pian piano mi riprendo e continuo a essere ricoverata… Così potevo andare dalle bimbe…

Il 9 maggio è la mattina del mio compleanno, scendo in tin, prima faccio colazione alla macchinetta e prendo un dolcetto come torta…

Sono le 7 di mattina, vedo gli infermieri un po’ stremati… Così non li disturbo e vado a dare il buongiorno alle piccole…

Marina dormiva, così le ho fatto una carezza e sono andata da Marta… Era sveglia e mi guardava… La sua manina afferra il mio dito e mi fa un sorriso… Ho pensato che mi stesse facendo gli auguri!

Ma quando ritorno in tin più tardi scopro che quella notte aveva avuto un importante emorragia cerebrale e che la sua esistenza era appesa a un filo…

Prosegue un calvario fino al 31 maggio quando ci chiamano dall’ospedale per andare subito a salutarla…

La prendiamo in braccio per la prima ed ultima volta… 

Accanto a noi anche altri due genitori stavano salutando il loro bambino…

Dopo un po’ di tempo ci mandano a casa… E alle ore 20 ci chiamano per dirci che se ne era andata e di andare la mattina dopo direttamente in mortuaria…

È stato straziante…

L’ho vestita con un vestitino comprato poca prima con una scritta “ciao bella”… Era una bambina bellissima…

Abbiamo chiamato il prete dell’ospedale per fare una preghiera… Eravamo disorientati… Nessun funerale… Abbiamo chiamato l’impresa funebre di un cartello visto davanti all’ospedale (quanto ci lucrano anche su un esserino di neanche un chilo) e abbiamo deciso di farla cremare e tenerla con noi…

Ma siccome non siamo residenti a Milano, hanno dovuto portarla altrove, dopo qualche giorno mi è stata riportata davanti all’ospedale in una scatola di legno a forma di cuore…

Adesso riposa a casa con noi…

Marina oggi ha poco più di tre anni e sta benissimo, a parte un po’ di ritardo psicomotorio, ma è il nostro arcobaleno 🌈 e la nostra gioia tutti i giorni…

Un po’ come se il suo amore e i suoi sorrisi fossero anche da parte di Marta…

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